Durante la rivoluzione francese del 1793, i sacerdoti dovettero in gran parte emigrare all’estero, per sfuggire alla strage, decretata dal governo.
A Morlaix una domenica mattina si sentì suonare a festa la campana della chiesa parrocchiale.
Sorprese e impensierite, le guardie si precipitarono alla parrocchia, per rendersi conto del fatto inaudito: c’era, forse, qualche prete che ora sfidava la legge e le guardie, celebrando ancora la Messa?
Giunti alla chiesa, i soldati la trovarono chiusa; ma videro tutti quei bravi parrocchiani inginocchiati nel piccolo cimitero, che attorniava la chiesa, secondo il costume di allora. «Che fate qui?», chiese un soldato.
«Noi ascoltiamo la Messa domenicale», rispose tranquillamente uno del popolo.
«Ma se la chiesa è chiusa, e nessun prete può venire qui, come potete ascoltarla?»
«Sì, voi avete cacciato il nostro buon parroco; ma egli, partendo, ci ha promesso di celebrare ogni domenica la Messa per noi, a quest’ora, in qualunque posto si fosse trovato; e noi stiamo qui ad ascoltarla».
«Ma voi siete pazzi! Credete di sentire la Messa a tanta distanza?».
«Noi sappiamo che la preghiera fa un cammino ancora più lungo, salendo dalla terra al Cielo».
