giovedì, 18 Aprile 2024
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omelia 2^ DOMENICA DI AVVENTO- ANNO c (domenica 5 dicembre 2021)


Viviamo questo tempo di Avvento e lo facciamo anche con la novena dell’Immacolata . Lunedì festeggeremo anche san Nicola.
In questi momenti di preghiera ci ritroviamo a confrontarci con la nostra fede. Diremmo che facciamo un momento di verifica, ogni volta che ci confrontiamo, in particolare, con la Parola di Dio .
Questa domenica abbiamo ascoltato:
” Perché Dio ricondurrà Israele con gioia
alla luce della sua gloria,
con la misericordia e la giustizia
che vengono da lui”
. (Baruc)
C’è un invito a ritrovare la strada che conduce a Dio,.
La verifica è quel momento in cui è come se guadassimo il navigatore dell’auto per controllare se stiamo andando sulla strada giusta.
Permane una domanda:”Dove stiamo andando?”.
Mi colpiva un paragone che leggevo tempo fa:
”Ho sempre considerato la vita come un masso di granito…
Prima di scolpire il granito è necessario aver pronto un disegno”
.(Sibelius)
Questo disegno, la nostra vocazione, è l’incontro con Dio.
Egli ci viene incontro: Questa è la grazia della Sua misericordia:
” Ogni burrone sarà riempito,
ogni monte e ogni colle sarà abbassato;
le vie tortuose diverranno diritte
e quelle impervie, spianate.
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!».
(Isaia)
La salvezza è un dono di Dio. E’, appunto, una grazia.
Riconosciamo questo dono. L’uomo vive con più passione questo cammino, perché ogni volta che avremo fiducia in Dio, l’avremo in noi stessi.
Diremmo che ci si abbandona.
”Si sceglie una strada senza ritorno” quando il nostro sguardo si spegne nella mancanza di speranza. È quello che fa il dipendente delle droghe, che sia l’alcool, il gioco d’azzardo o la droga.
Quella depressione è mancanza di fede.
Giovanni il Battista viene mandato prima di Gesù, perché il popolo riacquistasse quella fiducia nel dono del Messia.
Riacquistiamo la nostra appartenenza a Lui!
Perché la testimonianza di Giovanni il Battista ci coinvolge veramente nel cuore?
Perché questo ultimo, il più grande dei profeti, è stato donato da Dio per noi?
Una risposta l’ho trovata in un pensiero di GILBERT KEITH CHESTERTON che diceva così“Ogni generazione viene convertita dal Santo che più maggiormente la contraddice”.
Anche oggi abbiamo bisogno di questi profeti.
Abbiamo bisogno di adulti nella fede che ci scuotono nel cuore non per dare un’analisi o la statistica della Chiesa, dove il pessimismo fa da base, ma la certezza della realtà su cui vivere il seme della propria vocazione e la certezza della sua misericordia.
“Per mettersi in viaggio c’è bisogno della nostalgia di qualcosa”. (Susanna Tamaro)
Cos’è questo qualcosa che a noi manca?
La tenerezza del Padre.