sabato, 14 Giugno 2025
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Omelia Domenica 18 Maggio 2025 (V Domenica di Pasqua Anno C)


La pagina del vangelo di queste domenica ci educa al sacrificio dell’essere Comunità.
Vi do un comandamento nuovo: Che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri”.
Perché è nuovo?
Perché l’amore-carità a cui ci educa Gesù, ora è sostenuto dalla Grazia.
Vivere il sacrificio del divenire Comunità non dipende dalle nostre forze, come se essere comunità significasse “riunire delle persone in un gruppo o luogo” , amare l’altro con tutto se stesso, è una Grazia.
Pensate davvero che il perdono sia solo perché noi lo vogliamo e basti questo?
Dimenticando che la parabola del Padre misericordioso che abbiamo già meditato in quaresima, non è solo accogliere il figliol prodigo, ma vivere la festa di questo ritorno e il fratello maggiore vive la sua fratellanza col fratello che ha peccato ma ha nello stesso il desiderio della casa del Padre.
Amarsi gli uni gli altri significa che l’amore deve essere reciproco e, nello stesso tempo, amarsi come Dio ama noi.
Senza reciprocità, non c’è comunità, non c’è unione.
Non si può amare a senso unico.
C’è un tempo, c’è una storia, c’è un presente in cui siamo coinvolti con tutti noi stessi.
Questo essere protagonisti di una comunità che non ci lascia tranquilli, anzi, questa inquietudine sprona il nostro cuore ad amare.
Ma c’è un tempo che non è domani.
Come riportava un film “Morte a Venezia” e c’era il paragone della clessidra, se uno ci pensa, la sabbia all’inizio scorre lenta, ma solo alla fine ti rendi conto che sembra vada più veloce.
Da dove nasce questo ideale di comunità?
Anni fa, quando ho visto il film sulla passione, c’era una scena del Calvario dove la traduzione italiana (il film capii subito che non era l’originale) Gesù, incontrando sua Madre dice: ”Faccio tante cose nuove”, invece la vera traduzione è quello che abbiamo letto nella prima lettura dell’apocalisse “E Colui che sedeva sul trono disse: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose».
Faccio nuove: La Redenzione è questa, questo capovolgimento della storia.
Un “fare nuovo” che è quella passione d’amore che travolge.
Non dimentichiamo una cosa importante, altrimenti non comprenderemo questo “nuovo comandamento”.
Nel vangelo di oggi non è riportato ma già lo si accenna alle prime parole: ” Quando Giuda fu uscito [dal cenacolo], Gesù disse”
Gesù offre questo dono del comandamento nuovo, dopo che Lui aveva lavato i piedi degli apostoli nell’ultima cena.
Il comandamento di amarsi gli uni gli altri viene dopo la Sua testimonianza della lavanda dei piedi.
Non dimentichiamo l’essenzialità della carità-amore. E’ Lui che ci ama per primo.