martedì, 19 Marzo 2024
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omelia FESTA DELL’ASCENSIONE – ANNO c (domenica 29 maggio 2022)


La festa di oggi è una delle feste in cui la Chiesa ci invita a riflettere su un tema che definirei necessario per il cammino della fede.
Credere che Gesù è risorto è un passo centrale.
L’Ascensione è questo passaggio che poi ci porterà alla festa di Pentecoste che celebreremo domenica prossima.
Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso”;
Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo. Ed essi si prostrarono davanti a lui; poi tornarono a Gerusalemme con grande gioia e stavano sempre nel tempio lodando Dio.

Può apparire come una specie di “abbandono”: Invece è il contrario.
Nella prima lettura leggiamo:
” «Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che di mezzo a voi è stato assunto in cielo, verrà allo stesso modo in cui l’avete visto andare in cielo».
Nell’Ascensione, Cristo ci offre un ulteriore segno della Sua divinità.
Cosa avremmo avuto senza? Nulla.
La Sua divinità è ciò che fa di Gesù il Cristo.
La Sua presenza nella nostra storia, il suo essere con noi non è più limitato come lo era per gli apostoli, a vederlo, a mangiare con Lui ecc..
Oggi si vive di più questa presenza: La si vive nel dono della Chiesa in cui siamo riuniti nel suo nome.
Questa Comunità, oggi in particolare, festeggia i suoi figli che riceveranno il sacramento dell’Eucarestia per la prima volta,un’unione con Cristo che è presenza nel pane e nel vino, nel suo vero corpo e sangue che ci guida nella fede, a voler guardare oltre le nubi di questo mondo.
Già una volta vi riportavo questo paragone. Sappiamo che c’è il cielo, il sole e le stelle dietro le nuvole. Cristo è come questa scala in cui saliamo e che va oltre le stesse nuvole.
La fede è il dono che ci sorregge nel credere. In ciò che noi non vediamo il Mistero si fa più presente.
Perché abbiamo bisogno della Sua Grazia, del dono dello Spirito Santo che Gesù darà ai suoi apostoli e poi a noi?
Perché senza saremo delusi.
Saremo pecore senza un vero pastore.
Concludiamo con un passo della seconda lettura di oggi:
Accostiamoci con cuore sincero, nella pienezza della fede, con i cuori purificati da ogni cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura”.
Nel Battesimo abbiamo ricevuto questo dono della purificazione.
Dio ci ha dato ciò che è necessario per vivere la fede in Cristo che è risorto e poi asceso al cielo.