venerdì, 15 Novembre 2024
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omelia Messa ANNIVERSARIO MAMMA e ZIO NICOLA


Oggi siamo qui riuniti per vivere un momento celebrativo, attorno all’eucarestia, nel ricordare l’anniversario di due cognati: Mamma e zio Nicola.
L’uomo, in questi momenti, vive e cerca. Domanda!
Nella vita ci accompagna una virtù ed è quella della speranza.
Come scriveva Peguy, le tre virtù teologali sono come tre sorelle e la speranza è la sorella minore. Lei trascina e strattona le altre due: La carità e la fede.
A volte, nella vita, ci ritroviamo tristi: La mancanza di un familiare, una mamma poi in particolare, ed un papà, ci porta a vivere quella solitudine, quel vuoto che non puoi colmare col solo ricordo.
Hai bisogno di quella speranza che ti spinga avanti a vivere oltre la rassegnazione dell’età, della fine della sofferenza della malattia e di tante altre giustificazioni, diremmo “razionali”, per coprire questo vuoto.
Non è perché è passato un anno ed allora poi ricordi.
Mi sembra ieri che è morto mio padre. Figuriamoci oggi che è solo un anno.
Ma questo, nello stesso tempo, mi dà un piacere perché la dimenticanza non ha riempito il vuoto, non copre il silenzio di una casa vuota o come spesso viviamo le nostre vie in cui abbiamo giocato, riso e pianto, come muri che ormai sono graffiti di un ricordo passato.
La cosa che mi è sempre mancata da anni ormai era l’arrivo a casa e non usavamo mai il campanello. Bastava dire:” i màh”.
La fede in Dio non è una risposta ad una domanda astratta, ma per quanto è possibile, vivere il sacrificio del cercare e desiderare,
quel vivere una costante ricerca di un senso al giorno che è sempre nuovo e che non è mai mancante di nulla.
La morte è solo quella realtà del cammino della fede che mi fa riscoprire che tutto ha un senso se culmina in Dio.
“Il bambino chiama la mamma e domanda: Da dove sono venuto? Dove mi hai raccolto? La mamma ascolta, piange e sorride mentre stringe al petto il suo bambino: Eri un desiderio dentro al cuore.” Tagore
La devozione alla Madonna che ci hanno insegnato le nostre madri non è solo quel ricordo che viene offerto dalla liturgia durante l’anno. La devozione alla Madonna è quell’amore che si offre in una quotidianità.
Una casa è sempre vuota quando manca la presenza di una mamma in famiglia.
Un’esperienza che vivi solo una volta, la sperimenti in te stesso, la vivi nella carne, eppure, a volte, ti basta un momento ed è lì che devi decidere a vivere un ricordo o una memoria.
E’ un desiderio, come dicevo prima, ed è quello spirito di ricerca che continua in ciò che ora abbiamo di fronte, quella realtà di cui siamo parte, perché un Altro ci ha offerto il dono della vita.
Se mai verrà un giorno in cui ci ritroveremo, cosa troveremo?
Amo pensare che Dio ci offrirà un sorriso perché la bellezza della vita è solo quella felicità che ci siamo contraccambiati nella vita terrena.
Non vivo il vuoto, perché chi crede non vive la solitudine.
Dio è quella compagnia che da un senso, anche al vuoto della morte.