venerdì, 16 Maggio 2025
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omelia Veglia Preghiera Papa Francesco – 26 aprile 2025


Nel celebrare la novena della divina Misericordia che quest’anno, per noi, è un momento unico.
Ricordiamo il nostro Papa Francesco che ha voluto il giubileo della Misericordia proprio nell’anno 2016.
Ora stiamo celebrando anche l’anno giubilare, occasione per risvegliare la nostra speranza nella fede in Colui che è la Grazia che infonde alla vita il gusto vero ed unico di essere figli.
Riprendendo il vangelo, come gli apostoli, cerchiamo un segno della Sua resurrezione.
Proprio Lunedì dell’Angelo, il giorno in cui il nostro Papa ha lasciato questo mondo terreno, vi riportavo questa frase: ”Credere non è ammettere che Dio esiste, ma riconoscere la Sua Presenza nella tua vita”.
La Misericordia è questo venirci incontro da parte di Dio verso di noi.
Come diceva il nostro Papa nel giubileo della Misericordia: ” Colpisce l’atteggiamento di Gesù: Non sentiamo parole di disprezzo, non sentiamo parole di condanna, ma soltanto parole di amore, di misericordia che invitano alla conversione”.
Gesù non rimprovera gli apostoli perché non hanno creduto, anzi gli offre un segno.
La fede ha bisogno di un cammino.
La fede è riconoscere che Dio è la vita, non una parte della vita, della giornata, ma è tutta la vita, il lavoro, la famiglia, la scuola ecc…
E poi diventeremo testimoni per l’altro.
Metti fede e la vita avrà un sapore nuovo, la vita avrà una bussola che indica la direzione; metti speranza e ogni tuo giorno sarà illuminato e il tuo orizzonte non sarà più oscuro, ma luminoso; metti amore e la tua esistenza sarà come una casa costruita sulla roccia, il tuo cammino sarà gioioso perché incontrerai tanti amici che camminano con te. Metti fede, metti speranza, metti amore!” (Papa Francesco)
Il nostro Papa ci ha invitato sempre a credere nella compagnia della Chiesa.
E la Chiesa stessa diventi testimonianza di questa misericordia: “Quanto desidero che le nostre parrocchie e le nostre comunità in particolare, diventino delle isole di misericordia in mezzo al mare dell’indifferenza!”
Ha sempre insistito sul combattere la cultura dell’indifferentismo.
La “cultura dello scarto” come ci ha spesso ripetuto.
Ringraziamo il nostro Papa anche per le giornate diremmo “speciali” che celebriamo durante l’anno. Dalla giornata mondiale dei poveri (Novembre),alla giornata della Parola (Gennaio).
Questo invito alla povertà e all’ affidamento a Dio.
Aver risvegliato le coscienze verso il vero senso di accoglienza, dei poveri che siano gli immigrati o anche gli anziani.
Penso che possiamo riassumere il tutto, riportando un pensiero del nostro Papa: “ “Lasciati sorprendere dall’amore di Dio! Non abbiate paura delle sorprese che ti scuotono, ti mettono in crisi, ma ci mettono in cammino. Il vero amore ti spinge a spendere la vita anche a costo di rimanere a mani vuote. Pensiamo a san Francesco: Lasciò tutto, morì con le mani vuote ma con il cuore pieno”.