Durante la Rivoluzione francese che infuriava nella Vandea, l’abate Aurain celebrava la Messa di nascosto.
Un giorno venne dato l’allarme con i corni da caccia dalle sentinelle, subito dopo la Consacrazione.
Nonostante la confusione e lo spavento generale, il parroco si limitò a dire: «Il santo Sacrificio è cominciato, bisogna terminarlo».
L’Aurain consumò le sacre Specie, depose i paramenti, e uscì, mentre da un’altra porta entravano i repubblicani.
Questi lo inseguirono per la campagna, ma inutilmente.
Raggiunto un torrente, il parroco lo attraversò rapidamente a nuoto.
Altrettanto vollero fare gli inseguitori; ma uno di essi stava annegando, senza essere aiutato dai compagni.
All’udire quelle grida disperate l’Aurain si voltò; e, infuocato dall’ardore di carità attinto alla celebrazione della Santa Messa, ritornò indietro, si tuffò tra le onde, e salvò chi lo cercava a morte.
