giovedì, 25 Aprile 2024
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Il senso della vita

Qualche anno fa, mi è capitato di scorrere velocemente su un libro questa espressione: ” La vita è come un libro con pagine bianche che noi ogni giorno dobbiamo riempire con tutte le nostre esperienze sia belle che brutte. Questo è il libro della nostra vita reso unico perché parla solo di noi”. (Giacomo Lorenzini)
La vita è, appunto, un’occasione in cui ci facciamo occasione.
Come insegna la parabola del Buon Samaritano, occorre farsi prossimo verso l’altro che vive un bisogno, divenire risposta ad una domanda esistenziale, non limitarsi al solo dare, ma donarsi.
Spesso siamo in attesa di ciò che verrà. Dovremmo, invece, essere sempre con quel passo in avanti nel vivere quella speranza che ci contraddistingue perché la fede è speranza.
Tra i libri più belli che ho letto sulla speranza c’è quello di Charles Peguy .
“La speranza è una “bambina irriducibile” molto più importante delle sorelle più anziane (fede e carità) che “va ancora a scuola e che cammina persa nelle gonne delle sue sorelle”. Ma è più importante delle sue sorelle perché “E’ lei, quella piccina che trascina tutto perché la fede non vede che quello che è e lei vede quello che sarà la Carità non ama che quello che è e lei ama quello che sarà Dio ci ha fatto speranza”. (vedi news precedenti)
Acquistiamo ogni giorno il senso della vita quando riscopriamo che vivere con speranza fa di tutto il nostro fare, un cammino.
Bisogna uscire fuori dal nostro egoismo, non limitarsi al nostro pregiudizio o fare della nostra esperienza quella verità educativa assoluta.
Occorre guardare in avanti e scrivere sul libro della propria vita quell’avventura nuova che nasce solo dopo aver incontrato Cristo.
Sempre Peguy ha scritto: ” Come la stella, ha guidato i tre re fin dal fondo dell’Oriente, verso la culla di mio figlio”.
Bella l’immagine di uomini che, come i Magi, lasciano tutto e vivono questa avventura nel seguire non un sogno o un’idea, ma quel Mistero che si fa certezza nell’incontro con il Bambino.
Benedetto XVI^, in occasione della GMG di Colonia, paragona il cammino dei giovani a quello dei Magi, alla ricerca di un senso che noi desideriamo affinché la vita acquisti, appunto, un senso.
La vita inizia il suo cammino educativo, nel porsi la domanda, nel riconoscere nei propri passi una presenza.
Pensiamo a Maria. Anche Lei ha vissuto la domanda dell’annuncio dell’Angelo, il vivere dentro la ricerca del proprio destino.
Non si ama solo perché si ha un cuore. Si ama, perché l’uomo creda che non c’è altra compagnia più vera di Colui che è il domani.

Celia Roberto