sabato, 27 Luglio 2024
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OMELIA 4 NOVEMBRE 2019


Oggi, come istituzione politica, scolastica e parrocchiale, siamo riuniti per riflettere su un dono che Dio ci ha dato e che noi dobbiamo custodire: La pace, un dono perché è un dono tutto ciò che è bello.
Spetta a noi essere protagonisti della custodia della pace.
“La guerra è un’invenzione della mente umana e la mente umana può anche inventare la pace”. SIR WINSTON CHURCHILL
Possiamo essere la differenza ogni volta che ci impegniamo a costruire un mattone dopo l’altro, un ponte che va verso l’altro e non un muro che ci separa. La guerra nasce dall’odio che abbiamo verso l’altro, perché abbiamo nel cuore quel senso di superiorità o quel desiderio di benessere che ci porta a rubare all’altro il dono stesso della vita.
Il tale che odiava gli stranieri Paolo Correzzola
In una città viveva un tale che odiava gli stranieri, riteneva che non fossero degni di godere del nostro stesso benessere e un giorno usò tutto il suo potere per cacciarli via.
Ma non trovò pace, perché odiava anche chi proveniva dalle altre regioni e così mandò via anche loro, perché riteneva che la sua regione fosse più “virtuosa” delle altre.
Ma non trovò pace, perché odiava anche i disabili e gli handicappati e ritenendoli solo un peso per la società, mandò via anche loro.
Non trovando pace, mandò via chi aveva un’opinione politica diversa dalla sua, chi faceva il tifo per una squadra di calcio diversa dalla sua e chi aveva gusti musicali diversi dai suoi.
Infine quel tale rimase solo e visse un lungo periodo di solitudine e di meditazione.
Alla fine riuscì a comprendere che il problema non erano “gli altri”, ma era lui stesso, incapace di convivere con chi ha cultura, religione, opinioni e gusti diversi dai suoi, e che l’uomo, senza le diversità rimane solo.

E’bello stare insieme. Non è come spesso pensiamo che ci sia pace
” Finché sto bene”.
Don Primo Mazzolari affermava una cosa che io ripeto spesso: ”Essere uomini di pace, non è stare in pace”. Nel vangelo delle beatitudini lo dice chiaro Gesù:”Beati gli operatori di pace”, beati coloro che costruiscono la pace, e noi li preghiamo affinché ciò che è avvenuto anni fa, sia la prima che seconda guerra mondiale che a noi purtroppo appaiono come un film e le tante guerre che ci sono oggi, non avvengano.
Papa Francesco diceva: “Anche oggi, dopo il secondo fallimento di un’altra guerra mondiale, forse si può parlare di una terza guerra combattuta ‘a pezzi’, con crimini, massacri, distruzioni”
Non lasciamoci prendere anche noi dalla disperazione pensando che non possiamo fare nulla nel nostro piccolo.
Oggi siamo qui per ringraziare Dio per la pace e per il dono di tanti uomini che hanno vissuto un cammino di costruttori di pace, affinché avessimo anche noi il dono dalla democrazia.
Mi è capitato di leggere a riguardo un’espressione molto forte:
” E’ facile fare i fascisti in un regime democratico. Il difficile è fare i democratici in un regime fascista!”. Che sia fascismo, nazismo o qualsiasi altra dittatura, è la stessa cosa. E’ sempre quella provocazione a capire che la libertà è il terreno in cui piantiamo i semi della pace, un terreno che uomini di pace hanno dissodato dagli ostacoli alla pace.
La guerra genera guerra. La semplicità dell’amore porta alla pace.
Un ultimo consiglio ai più piccoli: Per favore smettete di giocare ai video giochi di guerra. Questo è il vostro piccolo e grande sacrificio che dovete fare da oggi per essere costrutti di pace.