sabato, 27 Luglio 2024
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Omelia Domenica 10 dicembre 2023 (II Domenica di Avvento Anno B)


Dopo la festa dell’Immacolata Concezione quando abbiamo appunto celebrato il dono del dogma della concezione immacolata della Madonna, cioè, nata senza peccato, oggi il vangelo ci riporta a riprendere questo concetto del peccato.
Il Battesimo è il tema di questa domenica.
“Vi fu Giovanni che battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati”.
Il gesto del Profeta è un segno penitenziale. Con Gesù il Battesimo diventa sacramento, cioè, incontro con il sacro.
Gesù ci offre il sacramento del Battesimo come purificazione del peccato originale.
“Viene dopo di me colui che è più forte di me……Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».
Partendo da questo sacramento, inizia il cammino della fede. Senza Battesimo non ci può essere salvezza.
Non si diventa cristiani col sentimento, ma col sacramento.
È la Grazia dello Spirito Santo che ci fa diventare cristiani e santi.
Noi viviamo questa penitenza, cioè, il ricercare in Dio quella Grazia per vivere la fede.
“Accorrevano a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati”.
Domenica prossima vivremo il sacramento della Confessione proprio per prepararci alla festa del Natale, come uno che va al negozio per comprarsi il vestito bello per la festa.
Scriveva Simone Weil:”La bellezza è al prova sperimentale che la divina Incarnazione è possibile”.
Come vivere questa attesa ricerca della bellezza?
C’è una domanda, perché la domanda suscita curiosità, crea movimento, quello del cuore che ci stimola ad essere e non ad aspettare.
Questa domanda, questa ricerca della bellezza, come viverla?
Nella prima lettura abbiamo ascoltato questo versetto:”Il terreno accidentato si trasformi in piano e quello scosceso in vallata”.
Questa è la bellezza, migliorare le difficoltà.