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omelia domenica 3 gennaio 2021

II^ DOMENICA DI NATALE – ANNO B
Questa seconda domenica di Natale è la domenica che intercorre tra la festa del 1 gennaio e l’Epifania.
E’ una domenica in cui noi cristiani adulti dobbiamo vivere il vero senso della domenica. Non basta venire a messa solo durante le feste del Natale o di Pasqua, ma bisogna vivere un cammino di fede quotidiano.
Il vangelo di Giovanni, il cosiddetto “Prologo giovanneo”, ci invita a riflettere sul mistero dell’Incarnazione. Il logos-la parola di Dio si è fatta carne. Il segno di Dio è reale nel dono del Figlio, in Gesù di Nazaret, nella concretezza di un uomo, perché Cristo è presenza umana che si fa compagnia lungo il cammino della nostra fede.
Come mediteremo domenica prossima, festa del Battesimo di N.S.G.C., il dono del sacramento del Battesimo ci lega a Lui e Lui a noi, divenendo quella famiglia che vive il dono della fede, divenendo così una Comunità viva nella fede.
Come abbiamo ascoltato dalla seconda lettura:” Predestinandoci a essere per lui figli adottivi mediante Gesù Cristo, secondo il disegno d’amore della sua volontà, a lode dello splendore della sua grazia, di cui ci ha gratificati nel Figlio amato”.
La bellezza della fede non è solo credere, ma vivere con la certezza che essa non è un mio sentimento, ma la certezza di un incontro vivo che ha un volto concreto, Cristo e che ti coinvolge nel reale che vivi.
Non c’è niente di inutile, non c’è niente di estraneo, nasce un’affezione a tutto, tutto, con le sue conseguenze magnifiche di rispetto della cosa che fai” (Don Giussani Volantone Natale 2020)
Abbiamo bisogno di un volto concreto per vivere un cammino.
Abbiamo bisogno di una certezza che ci possa coinvolgere in ciò che viviamo, affinché quel vivere divenga un cammino e non solo una strada da percorrere.
Questa divinità che è entrata nella nostra vita, ha dato un senso al nostro reale.
Questa la novità più vera che riscopriamo nella fede in Cristo:
Non un fare tanto per fare, non un vivere tanto per vivere, ma un essere per divenire ogni giorno, figli amati da un Padre.
“Le verità della fede sono una collana di perle preziose, tenute insieme da un filo che è la divinità di Cristo: Tagliato il filo, perdete tutta la collana”.(Andrea Gasparino)
Questo filo che Dio offre a noi nel dono del Figlio, non è un laccio che stringe la nostra libertà di essere, ma offre a noi il dono dell’amore, questo legame. Ci offre questo dono perché crediamo che Dio è Dio.
Noi conosciamo Dio solo attraverso Gesù Cristo. Senza questo mediatore è tolta ogni comunicazione con Dio; attraverso Gesù Cristo noi conosciamo Dio. Tutti quelli che hanno preteso di conoscere Dio e di provarlo senza Gesù Cristo, non recavano che prove impotenti”.
(Blaise Pascal)
Cosa diciamo quando amiamo una persona?
“Io scelgo te”.
Questa scelta implica tutto il nostro essere e, quindi, il fare, scegliere di vivere un cammino.
Siamo all’inizio del nuovo anno. Guardiamo a ciò che verrà nella speranza che Lui è la nostra compagnia!
Siamo in cammino!