sabato, 27 Luglio 2024
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Omelia FESTA MADONNA ADDOLORATA (chiesa dei Pilati)


Oggi celebriamo la festa dell’Addolorata.
Il Vangelo di questa domenica ci aiuta a rallegrarci della Sua Misericordia:
” Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”. E cominciarono a far festa”.
La Parabola del Padre Misericordioso è l’invito alla festa, perché Dio è Padre e Madre, non abbandona mai i suoi figli, ci ama e ci cerca. Lasciamoci solo trovare. Abbiamo la misericordia di cercarLo. Muoviamo i primi passi verso Colui che ci attende nella casa.
“Affidate a Maria tutto ciò che siete, tutto ciò che avete e così riuscirete ad essere uno strumento della misericordia e della tenerezza di Dio per i vostri familiari, i vostri vicini e amici”.(Papa Francesco)
Dobbiamo imparare dal Padre ad accogliere i nostri fratelli. Questo padre non accusa neanche il figlio maggiore che vorrebbe che il figliol prodigo venisse punito:” Gli rispose il padre: “Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo”.
Pensiamo a tutte le volte che le nostre mamme ci dicono:”I figli sono tutti uguali”. Perché, allora, abbiamo questo cuore duro nell’accogliere il nostro fratello?
Queste mamme, come Maria Addolorata, ci hanno educato nel silenzio, ci hanno amato per ciò che siamo. Nella madonna in modo particolare noi viviamo questo amore che ci consola ed è come se ci cullasse ogni volta che vorremmo lasciare la casa del padre per vivere una cattiva vita, come lo fu per il figliol prodigo.
Noi siamo stati educati alla devozione della Madonna. Continuiamo a vivere questo dono che ci è stato offerto.
Chi ama currit, volat, laetatur. Amare significa correre con il cuore verso l’oggetto amato. Ho iniziato ad amare la Vergine Maria prima ancora di conoscerla… le sere al focolare sulle ginocchia materne, la voce della mamma che recitava il rosario”.(Papa Giovanni Paolo I)
Nelle braccia di Maria ci sentiamo sicuri. Abbiamo bisogno di ritornare bambini perché abbiamo bisogno del suo latte materno per nutrirci di quella fede che ci fa vedere lontano, come il Padre che guarda sempre oltre l’uscio di casa in attesa del figlio.