martedì, 23 Aprile 2024
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omelia MATRIMONIO Carroccia Giuseppe e Cortese Antonietta


Quando avete deciso di sposarvi, a cosa avete pensato? Di solito ci si sofferma su come preparare la festa e su tutto il contorno. Ma cosa sarà di noi? Questa è la domanda fondamentale. Domande del genere non si lasciano al caso o a ciò che verrà. Voi siete i protagonisti di questa scelta fino in fondo. Dio non è un dono da togliere fuori in alcune occasioni: o è tutto o è niente. Il Sacramento del matrimonio è una grazia. Credere significa vivere questo impegno guardando sempre oltre.
È come costruire una casa. Non si tralascia nulla, ma non fermatevi solo al semplice dettaglio. Ciò che, a volte, sembra essenziale, può essere superficiale. Spesso, diamo per scontato che amare sia naturale.
Invece, è una continua scelta: la scelta di essere il completamento dell’altro. La forza di vivere questa unione è la Grazia dello Spirito Santo. Ci sposiamo perché abbiamo deciso di andare oltre la semplice unione.
STORIA DELLA DUE ISOLE
– io sono molto più bella –. Proclamava una. – io sono molto più grande –. Ribatteva l’altra.
– io ho la spiaggia più lunga –. si vantava una. – io ho frondosi alberi e più alti –.
Replicava l’altra. – su di me crescono cespugli di bacche squisitissime –. diceva una.
– io ospito tantissimi animali –. obiettava l’altra.
Per anni e anni litigarono in questo modo. e il tempo passava, e le onde dell’oceano nel loro incessante movimento, notte e giorno, portavano sabbia sulle due isole, che si allargavano ogni giorno un pochino. il canale che divideva le due isole si restrinse sempre di più. Finché un giorno le due spiagge si toccarono e si fusero in una sola. le due contendenti non erano affatto contente.
– e adesso chi di noi due è la migliore? – si lagnavano.
Fu il buon vento che si divertiva ad arricciare le onde a rispondere: – Prima eravate
due tristi isolette. Insieme siete la più bella!
Non pensate sia facile vivere insieme. Sappiate che la presenza dell’uno arricchisce e rende più bello l’altro. Questo è amarsi.
Togliere parte di se stessi per darlo ai figli, è naturale.
Farlo per la sposa o per lo sposo, non è così.
Ora voi non lo capite. I vostri genitori hanno dovuto viverlo per comprendere questa differenza, ma dopo decenni di matrimonio.
Occorre pregare non solo per oggi, ma, soprattutto, per domani.