mercoledì, 15 Maggio 2024
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omelia MATRIMONIO Pilato Marco e Iozzo Antonella

Carissimi sposi, oggi voglio riproporvi un brano di Michel Quoist e suggerisco a tutti coloro che come voi, stanno per intraprendere un nuovo cammino insieme: L’amore non è già fatto, si fa
“Non è un vestito già confezionato,
ma stoffa da tagliare, preparare e cucire.
Non è un appartamento chiavi in mano,
ma una casa da concepire, costruire, conservare e, spesso, riparare.
Non è una vetta conquistata,
ma scalate appassionanti e cadute dolorose.
Non è un solido ancoraggio nel porto della felicità,
ma è un levar l’ancora, un viaggio in pieno mare.
Non è un sì trionfale che si segna fra i sorrisi e gli applausi,
ma è una moltitudine di “sì” che punteggiano la vita,
tra una moltitudine di “no” che si cancellano strada facendo.
Non è l’apparizione improvvisa di una nuova vita,
perfetta fin dalla nascita,
ma sgorgare di sorgente e lungo tragitto di fiume
dai molteplici meandri, qualche volte in secca,
altre volte traboccante,
ma sempre in cammino verso il mare infinito”.

A volte rischiamo di cullarci pensando, come usiamo dire, che tutto verrà perché “destinato”. Siamo noi che scegliamo di essere.
Voi avete scelto di sposarvi, voi avete scelto una nuova vita, voi avete scelto di credere l’ uno nell’altro e di offrire questa unione a Dio.
Il matrimonio, infatti, è questo donarsi a Dio.
Non cercate la gloria passeggera di questo mondo, cercate la gloria che vi ha condotto qui.
Nel volto dei giovani che decidono di sposarsi è bello ammirare la loro dolcezza, la loro trepidazione e la loro speranza nel futuro. Chi si sposa ha speranza nel futuro, poggia la sua vita nelle mani dell’altro, l’affida a lui.
E’ fondamentale essere perseveranti nell’amarsi perché ogni giorno scoprirete che ciò che davate per scontato, in realtà bisogna costruirlo. Abbiate il gusto della novità. Scoprirete che la persona che vi è accanto è sempre nuova, anche se la si conosce da sempre.
Si può essere fidanzati da una vita, ma con il matrimonio tutto è diverso e
deve essere sempre così.
Pensate che tutto sia un calcolo, che “ Io ti amo e, quindi, tu farai questo”?
Non è così. A volte capita di ritornare sui propri passi e di domandarsi “ perché, anche se vivo l’amore, esso non è corrisposto’’. Cercherai di capire perché è diversa la logica dell’umano.
La Redenzione di Cristo è passata attraverso la Croce, a questo donarsi supremo per l’umanità.
Un uomo e una donna vivono questo rapporto cercandosi:
Sgorgare di sorgente e lungo tragitto di fiume dai molteplici meandri, qualche volte in secca,
altre volte traboccante,ma sempre in cammino verso il mare infinito”.

Non abbiate mai il timore di sentirvi soli perché Dio è la superficie su cui poggiare i vostri passi e camminare nella certezza che in voi, oggi, con il dono del matrimonio, è presente il dono dello Spirito Santo