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omelia MATRIMONIO Vincenzo e Liberata 28 luglio 2022


La bellezza di un matrimonio possiamo riscoprirla nel dono della testimonianza della santa famiglia di Nazaret.
Spesso diamo per scontata la bellezza che viene da Maria e da San Giuseppe o la consideriamo irraggiungibile. Invece è una bellezza vissuta nella ferialità, nella quotidianità.
Pensiamo in particolare alla figura di San Giuseppe.
Come lo è stato per Lui, ora, anche voi vivete in un certo senso un momento di attesa. Siete protesi nel futuro. Vivete con speranza e fiducia per ciò che sarà. In particolare, avete fatto dei sogni insieme e questo vi darà più forza per realizzarli.
C’è e ci sarà un momento in cui voi, come San Giuseppe, avrete novità.
Tanti vi avranno dato mille consigli, ma il matrimonio non è un modello unico.
Ognuno di noi ha la sua personalità e, quindi,la vocazione personale a cui Dio chiama e vi chiama insieme.
Allora c’è anche la possibilità di sentirsi delusi, come lo sarà stato per San Giuseppe che di fronte a Maria, di fronte a questa bellezza, unica si sente smarrito perché amata e scelta da Dio.
Don Epicoco, a riguardo, scriveva:”Quello è il momento in cui si gioca veramente la nostra fede, perché la fede non ci risparmia la delusione, però indica come comportarci davanti al crollo delle nostre aspettative”.
A chi affidiamo la nostra vita questo nuovo cammino?
A chi ci sta accanto?
”Conosco un modo per cambiare il mondo: guardarlo insieme a te.” (Cesare Cremonini)
Perché no! Anche a chi ci sta accanto, soprattutto se in lui sappiamo riconoscere la certezza che Dio lo ha posto accanto a noi come scelta di un cammino. Non ci si ama per caso.
Importante saper riconoscere questa bellezza che abbiamo in dono.
Mesi fa mi ha colpito una trasmissione su Michelangelo Buonarroti a cui chiedevano perchè nell’opera la “Pietà” avesse la figura di Maria come una giovane donna e non come un’ anziana come doveva essere. Egli rispose:
”Maria è senza peccato e per me l’essere senza peccato è bellezza”.
Saper riconoscere ogni giorno nel volto dell’altro questa bellezza che ti fa compagnia, ti rafforza in questo cammino.
Lo spazio della delusione è riempito di una presenza vera.
Spero lo riconoscerete soprattutto nella ferialità del tempo e non solo nelle grandi occasioni. È facile amare un bimbo appena nato. Nessuno direbbe che è brutto o si lamenta perché piange. In questo c’è una tenerezza unica che ci fa famiglia.
Non dobbiamo dimostrare agli altri qualcosa. Dobbiamo essere ciò che siamo.
Ti amo non soltanto per quello che sei, ma per quello che sono io quando sono con te.” (Gabriel Garcia Marquez)
Riconoscere insieme questo cammino è la Grazia che Dio oggi vi offre nel dono del sacramento del matrimonio.