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OMELIA PRIMA COMUNIONE 12 maggio 2019


Un po’ di tempo fa seguivo su Internet il filmato della catechesi di Papa Francesco sul valore della messa domenicale.
Riflettiamo su questo “valore” che per ognuno di noi rappresenta un bene non perché sia una specie di medicina che calma il dolore, ma perché è una guarigione vera.
Il Papa, alla frequente affermazione di alcuni di noi ”Ma a che serve andare a messa se faccio del bene”, ribadiva:”Dove attingere la forza per compiere il bene, se non dall’Eucarestia?”
A volte cadiamo in questo errore.
Spesso ho dei dubbi sul fatto che tutti dicano:”Faccio del bene”. Se così fosse , perché esiste il male e c’è chi sta male?
Se non partiamo dal bisogno, se, cioè, non ricordiamo che un Altro ci sorregge e ci sostiene nel cammino della caritativa, vivremo sempre distanti da chi veramente ha bisogno e non ci sarà più un vero bene ma solo un sostentamento.
“L’Eucaristia, sebbene costituisca la pienezza della vita sacramentale, non è un premio per i perfetti ma un generoso rimedio e un alimento per i deboli.” PAPA FRANCESCO
Questo alimento ci rinvigorisce ogni volta che ci sentiamo stanchi, ogni volta che pensiamo che non tutto possa cambiare.
Nell’Eucarestia noi riscopriamo un amore più grande. Gesù si offre per noi, perché è un amore costante e non momentaneo: E’ presenza vera.
Nell’Eucaristia si comunica l’amore del Signore per noi: un amore così grande che ci nutre con Se stesso; un amore gratuito, sempre a disposizione di ogni persona affamata e bisognosa di rigenerare le proprie forze.”(Papa Francesco) Se vogliamo fare qualcosa di sbagliato, molte volte non lo facciamo perché, come i bambini educati, pensiamo:”E se poi lo saprà mamma?”
Anche se mamma o papà non sono accanto a te, tu capisci che lo sono sempre, anche quando non li vedi.
Gesù è sempre con te, anche quando sembra che non ci sia.
Vi racconto questa storia:
La Messa ovunque Fratel Remo di Gesù
Durante la rivoluzione francese del 1793, i sacerdoti dovettero fuggire alla persecuzione. A Morlaix una domenica mattina si sentì suonare la campana della chiesa. Sorprese, le guardie si precipitarono alla parrocchia, per rendersi conto del fatto inaudito: Forse, qualche prete, entrato di nascosto in paese, ora sfidava la legge, celebrando la Messa? Giunti alla chiesa, i soldati la trovarono chiusa; ma videro tutti i parrocchiani inginocchiati in un prato davanti ad essa.

  • Che fate qui? – chiese un soldato.
  • Noi ascoltiamo la Messa domenicale – rispose tranquillamente uno del popolo.
  • Ma se la chiesa è chiusa e nessun prete può venire qui, come potete ascoltarla?
  • Sì, voi avete cacciato il nostro buon parroco; ma egli, partendo, ci ha promesso di celebrare ogni domenica la Messa per noi, a quest’ora, in qualunque posto si fosse trovato e noi stiamo qui ad ascoltarla.
  • Ma voi siete pazzi! Credete di sentire la Messa a tanta distanza?
  • Noi sappiamo che la preghiera fa un cammino ancora più lungo, salendo dalla terra al Cielo.
    Noi ora ci uniamo tutti in preghiera per vivere questa vera comunione non solo con Gesù ma con tutta la comunità.
    La bellezza di questo giorno è riscoprire, innanzitutto, che siamo una comunità più allargata.
    La fede non ha confini umani, ma solo una destinazione: Il cuore di Dio.
    “Quando c’è una meta anche il deserto diventa una strada”(Cit.)