sabato, 27 Luglio 2024
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omelia prima COMUNIONE – 5^ c (domenica 29 maggio 2022)


Oggi è la festa di voi fanciulli, una festa unica per voi, perché tra poco riceverete Gesù Eucarestia.
Anche per noi adulti è il momento per riflettere sul dono della Comunione che abbiamo ricevuto per la prima volta tanti anni fa.
Viviamo questo ricordo, anzi, facciamo memoria per continuare a vivere questo dono!
Cos’è la prima Comunione?
Papa Francesco lo spiega molto bene:
” Il pane di Dio è Gesù stesso. Facendo la Comunione con Lui, riceviamo la sua vita in noi e diventiamo figli del Padre celeste e fratelli tra di noi. Facendo la Comunione ci incontriamo con Gesù realmente vivo e risorto!
Partecipare all’Eucaristia significa entrare nella logica di Gesù, la logica della gratuità, della condivisione. E per quanto siamo poveri, tutti possiamo donare qualcosa”.

Questo incontro con Gesù, questo sacramento significa ”Incontro con il sacro, la grazia”.
È un incontro che ci coinvolge con Lui.
E’ bello pensare che Gesù entra nel nostro cuore.
Non è più come facevamo prima, quando si prendeva “Il panino di Gesù” come dicono i bambini della Scuola dell’Infanzia.
Oggi Gesù entrerà veramente nella nostra vita.
Non è un abito che possiamo cambiare in base alla moda o un telefonino che oggi ha un valore e già domani non vale neanche la metà.
Gesù rimane sempre uguale, anzi, possiamo dire che più lo viviamo, più ne facciamo memoria e il valore in noi diventa più grande perché rimane sempre un mistero e, come ogni mistero, più andiamo avanti, più lo comprendiamo, più entriamo nella condivisione con Lui.
Perché fare sempre la Comunione, naturalmente preceduta dal sacramento della Confessione?
Perché abbiamo bisogno del dono della libertà che riceviamo solo in Dio .
San Giovanni Bosco ai suoi ragazzi insegnava:
” Tutti hanno bisogno della Comunione: I buoni per mantenersi buoni e i cattivi per farsi buoni”.
Si diventa buoni proprio così:Con il dono dell’Eucarestia.
Ve lo spiego meglio con questa storiella:
Un catechista chiese un giorno a un gruppo di giovani in preparazione per la Cresima: “Qual è la parte più importante della Messa?” La maggioranza rispose: “La Consacrazione”. Ma uno disse: “La parte più importante è il rito di congedo”.Il catechista stupito chiese: “Perché dici questo?” Ed egli rispose: “La Messa serve a nutrirci con la Parola, il Corpo e il Sangue del Signore. Però la messa inizia quando termina, quando usciamo nelle strade per andare a fare e a dire quello che hanno detto i discepoli di Emmaus: Abbiamo riconosciuto il Signore nella frazione del pane, ed è vivo e vive per sempre e per noi”. (P. Félix Jiménez)
Vi dovranno riconoscere gli altri che da oggi voi siete diversi.
Se non ci sarà questa differenza, vuol dire che oggi Gesù l’ho ricevuto solo col corpo e non col cuore.