sabato, 27 Luglio 2024
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omelia PRIMA COMUNIONE – PENTECOSTE 2021


Riceverete l’Eucarestia il giorno di Pentecoste.
Anche per noi adulti è l’occasione per vivere il dono della grazia che ci fa camminare nella fede, diremmo la forza nelle gambe per camminare nella fede.
Riceviamo l’Eucarestia perchè abbiamo lo sguardo in avanti.
La festa della Prima Comunione non è un arrivo, anche se tanto desiderato e rinviato per tanti motivi che conosciamo.
È un arrivo di festa perché abbiamo il desiderio di vivere in piena Comunione con Lui.
La festa è questo inizio nuovo.
La Pentecoste, la festa dei 50 giorni dopo Pasqua, è la festa del dono dello Spirito Santo che rafforza la fede degli apostoli e che fa nascere la Chiesa.
Oggi voi vivete questo dono di essere Chiesa da protagonisti.
Voi siete quel presente che ci fa guardare con speranza al futuro della nostra parrocchia
“Non consultarti con le tue paure, ma con le tue speranze e i tuoi sogni. Non pensate alle vostre frustrazioni, ma al vostro potenziale irrealizzato. Non preoccupatevi per ciò che avete provato e fallito, ma di ciò che vi è ancora possibile fare”. PAPA GIOVANNI XXIII
Siete il bello della Comunità e, come ogni cosa bella, bisogna saperla mantenere come tale.
Il dono dello Spirito Santo è quella grazia che ci conserva in questo.
Lo Spirito Santo fa sì che rimaniamo belli dentro.
Oggi, soprattutto voi, nel dono dell’Eucarestia diventerete testimoni di questa bellezza di essere Chiesa.
“Ci stupiremo di come la grandezza di Dio si svela nella piccolezza, di come la sua bellezza splende nei semplici e nei poveri”. (Papa Francesco)
Quando avete ricevuto il Battesimo eravate belli perché nel Battesimo i vostri genitori non solo hanno voluto che far sì che diventaste Chiesa, ma hanno anche ringraziato Dio per il dono della vita.
Oggi in particolare, dopo il sacramento del perdono e dell’Eucarestia, voi prendete consapevolezza di esserlo.
Lo Spirito Santo è il dono della luce, di una luce per gli altri e far sì che siamo testimoni.
Per spiegarvelo meglio, vi racconto questa storia
Il tempio buio
Un principe molto ricco decise di costruire una chiesa per tutte le persone che abitavano nel villaggio. Era un bell’edificio elegante, posto sulla collina e dunque ben visibile a tutti. Ma aveva una stranezza: era senza finestre! Il giorno dell’inaugurazione, prima che il sacerdote cominciasse la celebrazione, il principe fece il suo discorso per consegnare il tempio alla comunità. Disse: “Questa chiesa sarà un luogo d’incontro con il Signore, che ci chiama a pregarlo ed a volerci bene. Vi chiederete come mai non sono state costruite finestre. Lo spiego subito. Quando ci sarà una celebrazione ad ogni persona che entra in chiesa, verrà consegnata una candela. Ognuno di noi ha un suo posto. Quando saremo tutti presenti, la chiesa risplenderà ed ogni suo angolo sarà illuminato. Quando invece mancherà qualcuno, una parte del tempio rimarrà in ombra”. Gli abitanti di quel villaggio furono molto grati al principe, che oltre ad essere ricco era anche molto saggio.
Ogni cristiano è luce per gli altri, ed ha un suo posto particolare nella comunità.