martedì, 23 Aprile 2024
Home / Catechesi / Perché fare tampone e vaccino…

Perché fare tampone e vaccino…


È necessario fare il tampone e vaccino anti- covid.
Tale necessità nasce per il rispetto verso gli altri.
Nei confronti della malattia non si può essere fatalisti.
Se si ha la possibilità di fare il tampone, soprattutto quando è gratuito,
bisogna cogliere l’occasione per rispettare se stessi e gli altri.
Non fa male neanche ai più piccoli.
Non è una puntura e non viene immesso nel corpo nessuna medicina.
Per coloro che avvertono sintomi simili a quelli comportati dal
coronavirus, come febbre, forte tosse ed altro, è fondamentale evitare di
frequentare qualsiasi luogo pubblico, anche la stessa chiesa. oppure se in famiglia, c’è un positivo, anche se abita in un’altra casa, ed hai avuto contatti prima (ricorda che il virus ha una sua incubazione dai 5 ai 14 giorni).
Dio ti ama lo stesso, soprattutto quando ami gli altri.
Da secoli, in tutto il mondo, sia i missionari, sia le ONG e tanti altri, il
primo aiuto che offrono sono i vaccini perché la vera cura è prevenire e
non curare quando poi le conseguenze sono molto gravi.
Noi diamo per scontato troppe cose perché abbiamo una visione circolare
di noi stessi!
Il fatalismo della malattia è da ignoranti.
Ve lo spiego con questo paragone: ”Ci sono quelle persone che hanno il difetto di lasciare sempre gli sportelli aperti. Si spera che un giorno, prima o poi, sbattano la testa per capire quanto è necessario ricordarsi di chiuderli. Ma chissà perché è sempre un altro che ci sbatte la testa perché quella persona è più alta di chi lascia gli sportelli aperti”.
Se la paura, poi, è quella di risultare positivo e di dover affrontare la
quarantena, riflettiamo sul fatto che in queste occasioni, ogni persona che è
stata costretta a rimanere in casa ha sempre ricevuto gli aiuti
necessari.​
Non perdiamo la memoria della carità ricevuta!
Non limitiamoci a pensare sempre e solo all’oggi!
Il futuro si costruisce nel presente, ma con l’aiuto dell’esperienza del
passato.
La vita è un insieme, non una parte.
Anche se uno prende tutte le precauzioni possibili, non si dimentichi
”che nessun uomo è un’ isola”.
Volenti o nolenti, devi sempre confrontarti con gli altri.
A coloro che, invece, non vogliono fare il vaccino, faccio una proposta:
”Se siete tra i primi in lista, lasciate il posto a me, così potrò continuare a
vivere la mia missione nel rispetto degli altri e potrò anche dedicarmi di
più”.