venerdì, 26 Aprile 2024
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Predica Passione: Ecce Homo

PRIMO MOMENTO VENERDI’ SANTO 2022
CRISTO E GLI ADULTI
In più occasioni ho riportato l’esperienza che viviamo di fronte alla sofferenza,un’esperienza che, spesso, tocca noi adulti.
Come viviamo la nostra fede da adulti, di fronte alla Croce?
Qual è la nostra risposta di fronte all’annuncio di un male incurabile che,a volte, è rivolto non solo a noi ma anche ad un nostro caro familiare?
Facevo questa riflessione nel mese di Gennaio quando ci siamo ritrovati insieme come Comunità e, spesso, anche altre volte quando viviamo questo dramma di fronte ad un amico o ad un familiare.
Rino Camilleri nel libro “L’inquisitore” scriveva un passaggio che ricordo bene:”Il dolore più grande di un amico è il non potersi sostituire all’altro quando soffre”.
Di fronte alla croce, l’uomo si smarrisce.
Io mi sforzo ad aver fede.
Cerco una consolazione.
Afferro la speranza.
L’uomo vive la tentazione più drammatica in questa occasione.
“Due tentazioni spirituali davanti alla Croce di Cristo: quella di pensare un Cristo senza croce, cioè di farne “un maestro spirituale” e, dall’altra parte, quella di pensare una croce senza Cristo, cioè essere senza speranza in un una specie di “masochismo” spirituale. (Papa Francesco 14-08-17)
Abbiamo bisogno di Cristo.
Abbiamo bisogno di questa speranza, per non sentirci smarriti.
“La croce senza Cristo sarebbe, però, “un mistero di tragedia”, dice, come le tragedie pagane: “Ma, la croce è un mistero d’amore, la croce è fedele, la croce è nobile. Oggi possiamo prendere qualche minuto e ognuno farsi la domanda: il Cristo crocifisso, per me è mistero d’amore?” (Ibidem)
Quel mistero mi sconvolge perché cerco di andare avanti.
Mercoledì delle sacre Ceneri vi riportavo il paragone dell’uccello che vola contro il vento:” Un giorno di dicembre, subito dopo la festa dell’Immacolata, stavo preparando l’omelia di oggi. Era un giorno di vento e di pioggia e dalla finestra notavo un uccello che cercava di volare contro la pioggia e che, nonostante i suoi sforzi, tornava sempre indietro.
Facevo questa riflessione. “Spesso la vita è un combattere contro un muro avverso di tante tentazioni e lotte, ma in noi c’è una forza che cerca di andare oltre a tutto questo.”
Voglio concludere sempre con il pensiero del nostro Papa:
”Non dico di capire, ma di entrare” in questo mistero d’amore”.(Ibidem)