sabato, 27 Luglio 2024
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breve meditazione alla NOTTE DI PASQUA


Al centro della liturgia di questa santa notte, c’è la Luce, quella luce che esprime anche la pazienza, cioè, il cammino che, passo dopo passo, si svolge nella nostra vita.
Anche nella nostra chiesa, quando entra il sacerdote, passo dopo passo, si accendono tutte le luci.
Chi vive con pazienza, vive la Passione di Cristo, un cammino che è sempre una serie di incontri.
La Passione di Cristo ci porta, poi, alla resurrezione.
Pazienza è vivere con il cuore in attesa della Sua Presenza reale nella Chiesa.
Oggi dobbiamo essere pazienza: Il già e non l’ancora.
Siamo riuniti in un’assemblea che loda il Dio Altissimo, il dono di essere appartenenza al Suo corpo che è sempre la Chiesa.
La luce è entrata nella nostra Chiesa così come entra nella nostra vita.
Dal concilio Vaticano II^, la Madonna viene definita così:
”Ha camminato nel pellegrinaggio della fede”.
Maria ha vissuto tutto il cammino della fede accanto al Figlio: Dall’Annunciazione alla gioia della Resurrezione.
Papa Francesco afferma:”La fede ci porta alla gioia”.
La luce illumina i nostri dubbi, rischiara le tenebre della disperazione del peccato, indica la strada verso Dio.
“La vita è una grande avventura verso la luce”. (Claudel)
Nel cammino della fede, questa avventura può essere paragonata alla pioggia che porta la forza per far crescere il seme, ma la primavera, il nascere alla vita, avviene solo con il dono del sole della primavera.
La notte di Pasqua è questo sole che riscalda il seme che ha camminato nell’humus della terra per diventare, poi, fiore e frutto.
Con l’acqua benedetta in questa santa notte, abbiamo ricevuto il dono della grazia della fede:Il Battesimo
Viviamolo protesi a guardare oltre…
Come scriveva Montale:”Ogni immagine porta scritto: Più in là”.
Non aver timore di ciò che non sarà più oggi. Abbiamo timore, invece, se non ci sarà il domani, perché il domani dà il senso all’oggi.
Questo domani è la salvezza in Cristo e non l’ordine cronologico delle cose.