sabato, 27 Luglio 2024
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commento COMMEMORAZIONE DEFUNTI ANNO 2020 ( Vangelo Giudizio Uni versale)


In questo giorno celebriamo l’eucarestia, momento in cui Dio si offre a noi per indicarci, soprattutto, una certezza unica, cioè, che Egli è la salvezza.
Senza questa fede nella resurrezione del figlio, diremmo che tutto appare ed è nulla.
Nella resurrezione, riscopriamo il dono centrale dell’avvenimento di Cristo, cioè, che Egli è venuto per portarci la salvezza.
Il mistero della redenzione è il nocciolo dell’essenza del Cristianesimo. Senza, non avrebbe senso la nostra vocazione di seguirLo.
Il poeta Pessoa scriveva:
” La morte è la curva della strada,
morire è solo non essere visto”.

Passare oltre questo mondo nella fede per noi è una continuità.
Il dolore permane e deve essere così, diversamente significherebbe che non c’è stata nessuna affettività in questa vita. Nello stesso tempo abbiamo il dono di mendicare la fede a Cristo per credere che Egli è la resurrezione.
Vivere la nostra vocazione, verso chi tende il cuore, fa del nostro cammino la via alla salvezza.
Domenica scorsa, abbiamo meditato sull’invito ad amare il prossimo perché è conseguenza dell’amore che abbiamo, innanzitutto, verso Dio.
Questo amore si traduce in un’affettività unica nella Comunità e nel pregare per i nostri defunti perché crediamo in ciò che sarà.
“In mezzo alla vita accade che la morte venga a prendere le misure dell’uomo. Quella visita si dimentica e la vita continua. Ma il vestito
si cuce in silenzio”
. (Tomas Tranströmer)
Non dimentichiamo ciò che sarà un domani.
La lettura del Vangelo del Giudizio universale, non è un monito per metterci paura, ma per aprirci alla visione del Mistero della redenzione.
Dio accoglie ogni nostro gesto di carità e fa sì che ogni passo verso di Lui è un passo alla salvezza, un far sì che ci aiuti a comprendere che in Dio l’uomo è tutto.
In alcuni cimiteri c’è scritta questa frase:” Noi eravamo come voi, voi sarete come noi”.
C’è un passaggio tra essere ora ed essere dopo. Questo è il momento dell’ora, un’ora in cui tutto si ricapitola ogni giorno.
Conversione è cercare di vivere quest’ ora così intensamente da offrire ogni istante come se fosse una goccia d’acqua in un deserto che ha sete, perché il mondo rischia di offrire il nulla, eppure nella fede Dio per noi è il tutto.
Mettersi in gioco in tutto questo è la nostra vocazione a Cristo.
“La morte o è un ponte o un abisso: un passaggio verso un qualcosa’altro oppure un precipizio nel nulla. Spero la prima. Ma temo la seconda.” (Roberto Gervaso)
Noi crediamo e mendichiamo sempre di più a Cristo che tutto sia un ponte e siamo certi della sua compagnia che ci condurrà nel seno del Padre e vivere così la gioia di essere figli di un Padre.