sabato, 27 Luglio 2024
Home / Catechesi / omelia DOMENICA DI PENTECOSTE – ANNO C 2019

omelia DOMENICA DI PENTECOSTE – ANNO C 2019


Qualche anno fa Papa Francesco riportò questo paragone:”La Chiesa? In fondo la si può definire come una bicicletta. Sì, proprio una bicicletta, con le ruote, la catena, i pedali e tutto il resto e proprio come questa, la Chiesa sta in piedi, sta in equilibrio solo «Quando è in moto. Se tu la lasci ferma, cade».
Oggi celebriamo la festa di Pentecoste e questo paragone ci aiuta a capire il dono della Grazia dello Spirito Santo. Attraverso questa grazia la Chiesa, come una bici, va avanti.
La pluralità dei carismi, ci fa diventare sempre più una diversità che arricchisce e che ami dividere.
Pensate sempre alla ruota della bici. Se vengono tolti ad uno ad uno i raggi, prima o poi si rompe e fa cadere chi la guida.
Questa unione che avviene per opera dello Spirito Santo ci arricchisce verso un cammino. Non ci si ferma ad aspettare ma, come missionari, siamo sempre in movimento.
Papa Francesco ci insegna:” Lo Spirito Santo ci insegna: E il Maestro interiore. Ci guida per il giusto cammino, attraverso le situazioni della vita. Lui ci insegna la strada, la via”.
Egli ci guida ma non si sostituisce alla nostra libertà.
Il cristiano è un uomo, più lo Spirito Santo”. (Charles Péguy)
Ci sprona, ci provoca dentro a non stare mai fermi.
Come abbiamo ascoltato dal Vangelo:” Il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto».
Nel nostro cammino c’è una presenza divina.
” Lo Spirito Santo è nostro amico e compagno di strada e ci dice dove è Gesù”.(Papa Francesco)
Ecco perché non dobbiamo temere nel compiere un cammino.
È il dono che ci fa essere quel che dobbiamo essere. Come abbiamo pregato nella sequenza:
Nella fatica, riposo,
nella calura, riparo,
nel pianto, conforto”.

In ogni nostro passo viviamo con la certezza che Egli è sempre presenza.
Perché abbiamo bisogno di questo dono? Per conoscere Dio, cioè, per vivere questa appartenenza a Lui. Non la conoscenza intellettuale ma quella esperienziale, ci fa scoprire la via che ci conduce alla verità che è vita, che è una Persona, Cristo.
Dio si fa conoscere solo nello spirito Santo e colui il quale a causa della sua superbia tenta di conoscere il Creatore con la sua sola mente è cieco e stolto”. (Maurice Zundel)
Noi viviamo questa esperienza di Dio nei Sacramenti, in particolare, in questo incontro direi “carnale” con Cristo. Abbiamo bisogno di essere con Lui, per vivere con Lui e stare in Lui!
“Stare” significa contemplare la sua affettività.
Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui”.
Dio vuole abitare nel nostro cuore.
Apriamo la porta della nostra libertà all’incontro con Cristo!