martedì, 10 Dicembre 2024
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OMELIA SABATO SERA – FESTA MADONNA 19 agosto 2023


Viviamo questi giorni di festa con lo sguardo rivolto alla Madonna.
Perché miriamo il nostro “IO” verso di Lei?
Ce lo insegna Papa Francesco: “La Vergine Santa, primizia dei salvati, modello della Chiesa, sposa santa e immacolata, amata dal Signore, ci aiuti a riscoprire sempre più la misericordia divina come distintivo del cristiano”.
Essere questo “distintivo”!
Come ripeto spesso, il cristiano è colui che fa ed è la differenza nella realtà in cui vive, in quella realtà in cui ci poniamo sempre con uno sguardo nuovo e viviamo una fede sempre più ricca della provvidenza di Dio, perché la misericordia di Dio rinnova il nostro cuore nel perdonarci i peccati, nel sacramento della Confessione, sacramento in cui facciamo l’esperienza vera dell’incontro con Dio e non in un sentimento o in un’emozione del momento. L’uomo rinasce sempre a vita nuova.
Un cuore amato, poi ama.
La prima realtà, quella primaria in cui viviamo la realtà delle cose, è la famiglia.
La festa è l’occasione in cui ci riscopriamo come tale.
Nella sofferenza viviamo insieme, a volte più per un senso del dovere, come diciamo di solito in dialetto:”U fazzupè genti” (Non voglio essere poi criticato).
Invece nella festa viviamo la scelta di essere tale.
Nella comunità familiare, nella festa di essere comunità, riscopriamo la misericordia.
Sempre il nostro Papa ci suggerisce:”La famiglia è anche la prima scuola della misericordia, perché si è amati e si impara ad amare, si è perdonati e si impara a perdonare”.
Si impara perché la fede è un cammino in avanti .
Viviamo con la Madonna questo cammino!
Lo vivo con Lei, perché come Madre, mi accompagna, mi sorregge e mi rialza, come hanno fatto le nostre mamme quando eravamo piccoli.
Come vi ho ribadito in altre occasioni di festa, la Madonna ha vissuto la sua vocazione di Madre nel Figlio, così ogni genitore deve farlo con la famiglia. Vivere la vocazione nell’altro!
C’è un pensiero che mi provoca e che voglio riportarvi:
“Non sono i genitori a fare i figli, ma i figli a fare i genitori”. VALERIA PARRELLA
C’è una comunione che ci fa diventare uomini che vivono un destino comune.
Impariamo dalla Madonna, come dicevo prima “modello della chiesa”, quell’ideale che ci spinge a vivere in avanti nella speranza della vita.
La festa è questa nuova aria di speranza, è questa nuova linfa che dà vigore al nostro essere figli.
Una genitorialità è tale se vive nel figlio un dono di un Altro.
Per questo rivolgo lo sguardo a Colei che mi ama.
“Tutti i bimbi dovrebbero essere consacrati al cuore immacolato della Madonna. Godrebbero di una protezione unica.” PADRE GABRIELE AMORTH
Cos’è questa consacrazione?
Non è la devozione mariana. Spesso sento dire: ”Voglio battezzare il figlio lì, perché sono devoto a quella madonna lì ecc…”
La vera devozione mariana, questo consacrarsi a Lei, è vivere la realtà delle cose come avrebbe fatto Maria.
Al catechismo mi insegnavano sempre: ”Cosa farebbe Gesù?”
Questa è la moralità cristiana.