sabato, 27 Aprile 2024
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VENERDI’ SANTO 2024 – 2° MOMENTO LA CROCE


Nel mese di ottobre dell’anno scorso, appena ho letto questo pensiero di Benedetto XVI, ho voluto subito scrivere la meditazione di oggi:
”Le vie di Dio sono diverse: il suo successo è la croce.
Non è la Chiesa di chi ha avuto successo ad impressionarci, la Chiesa dei papi o dei signori del mondo, ma la Chiesa dei sofferenti ci porta a credere, è rimasta durevole, ci dà speranza. Essa, ancora oggi, è segno del fatto che Dio esiste e che l’uomo non è solo un fallimento, ma può essere salvato”.

Dio esiste nella croce. Dio, cioè, si dona al cuore dell’uomo perché lo ama di un amore eterno.
È l’amore del Buon Samaritano che ha compassione per il prossimo, che gli si spezza il cuore a vederlo sofferente.
Pensavo anche a quello che spesso le mamme dicono quando vedono in TV i tanti bambini o vittime della guerra:”Povari fijjhi e mamma (Poveri figli di mamma)”. E’ un amore universale perché, anche se non li conoscono, vivono nel cuore quella maternità che ci educa alla compassione per l’altro. L’amore per l’altro ti porta a donarti.
La croce è questo dono che ti conduce e che è via alla salvezza.
Senza un amore vero, l’uomo si sente perso, vive una solitudine che lo attanaglia alla gola, si sente senza respiro, si sente perso in un mare di dolore.
Come puoi non aver compassione quando fai visita a colui che soffre, soprattutto se lo conosci e condividi con lui la tua vita?
Ricordo sempre un pensiero letto nel romanzo “L’Inquisitore” di Rino Camilleri che diceva così: “Il dolore più grande di un amico è quando non puoi sostituirti a lui”.
Quante madri vorrebbero vivere questo scambio!
Nel silenzio della croce l’uomo riscopre che ha in sé quella Grazia del vivere verso….
“Chi non vede la meta del suo cammino, si attacchi alla Croce ed Essa lo porterà”. (Sant’Agostino)