sabato, 27 Luglio 2024
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Omelia festa dell’Assunzione di Maria 15 AGOSTO 2021


La nostra tenerezza del cuore avverte un bisogno e ci rivolgiamo a Colei che è Madre, perché il nostro cuore riposi in quella ricerca che spesso ha affannato il nostro cammino.
Durante il periodo dell’Avvento del 2020 abbiamo meditato su un passo dell’opera di Smidt “Il visitatore”, un passo dell’opera teatrale che mi ha colpito per un passaggio fondamentale:
” Quando un ragazzino, in una sera di incertezza -come tante ce ne sono alla sua età -domanderà “Ditemi, per favore, qual è il senso della vita!. ..” nessuno potrà rispondere”.
Viviamo sempre alla ricerca di una riposta che possa coinvolgere i nostri passi, senza sentirci abbandonati nel cammino della via che conduce a quell’ideale che non è sostituito dall’umano, ma che è un avvenimento che viene con Maria.
Come scriveva la poetessa Alda Merini:
” Quando il cielo baciò la terra nacque Maria
che vuol dire la semplice,
la buona, la colma di grazia.
Maria è il respiro dell’anima
è l’ultimo soffio dell’uomo”

Ecco perché questa maternità è unica per noi, perché Lei ci offre una comunione di amore non limitata solo ad essere presenza, ma che spinge in avanti questi nostri passi perchè noi, come “ragazzini”, cerchiamo un senso alla vita.
Un invito al cammino per guardare oltre, per vivere la speranza che c’è un’ attesa, come cantiamo nell’inno “Ave, chiara stella”:”Dona vita pura nel cammin sicura; di Gesù il sorriso svela in Paradiso”.
Nel festeggiare oggi l’assunzione di Maria in cielo, nel cammino della novena che ci prepara alla festa della Madonna della Pietra, guardiamo al dono del cielo, a questo dono che non ci abbandona in ogni passo proteso in avanti.
“È quasi impossibile andare a Gesù se non ci si va per mezzo di Maria”. (San Giovanni Bosco)
Con Maria camminiamo protesi alla salvezza. Lo preghiamo ogni giorno “Adesso e nell’ora della nostra morte”.
Nell’opera di papa Francesco “Ave Maria” che più volte abbiamo meditato, il nostro Papa riguardo a questo passaggio della preghiera mariana così scrive:
”La morte è così da un lato il salario del peccato, ma dall’altro apre la porta della redenzione”.
Che non venga meno in noi questa ricerca, questo bisogno di essere redenti, questo vero senso alla vita che non diventa reale perché noi possiamo. Solo Dio, nel dono di Maria, ci offre questa vera compagnia a guadare al cielo non come alla fine del tutto. Esso è la porta alla tenerezza del Padre.
Il pensiero di sant’Agostino diventa sempre più mio, quando festeggio l’Assunzione di Maria in cielo:
” Maria Santissima è veramente la mistica scala per la quale è disceso il Figlio di Dio sulla terra e per cui salgono gli uomini al cielo”.
Nel salire i gradini della scala, ci sentiamo bambini che imparano a camminare. Abbiamo il timore di cadere. La paura e la mancanza di coraggio ci assale perché pensiamo di non farcela ed ecco che mi piace immaginare Lei, Madre di misericordia, che mi sostiene con quella immagine di tenerezza di un padre che sta dietro ad un bambino che impara la bici, ma che non sostiene le spalle, non tiene ferma la bici, ma ti sta accanto ed è pronto a sostenerti nel momento in cui stai per vacillare.
Ricordo un’ immagine molto bella di Vogel:”Gesù con i bambini” dove in un angolo del quadro c’è una mamma che accompagna il figlioletto da Gesù.
Questa è la nostra vocazione!